Testimonianza di Raffaella

Partecipo al gruppo Gam Anon da circa un anno, ricordo la mia prima volta, le mie compagne intorno a un tavolo e calore, affetto, parole buone. La solitudine sparisce, al suo posto dolcezza, un sorriso, mani che si offrono, gentilezza. Allora è cominciata la mia vita nuova. Ho cercato di ascoltare, capire e ognuno mi dava qualcosa. Non ero nulla per loro, eppure mi sono sentita accolta come amica o sorella. Io ho provato questo senso di appartenenza.
Il mio compagno era entrato in GA un anno prima, quando successe il “fattaccio”, ed io mi trasformai ai suoi occhi in un essere diabolico, pretendendo la gestione completa della nostra piccola economia, ponendo come alternativa la separazione. Trent’anni mi avevano insegnato che qualunque ragionamento sarebbe stato inutile. Era un bluff? Mi sarei separata davvero? Spero di non scoprirlo mai. A lungo sono stata per lui una nemica! Abituato a ottenere quello che voleva, non si aspettava in me tanta determinazione e mi ha messo alla prova, costantemente. Sola, isolata, quando sono entrata in Gam Anon mi sembrava di non avere più un briciolo di energia.
Nel corso di quest’anno sono cambiate tante cose: sono cambiata io. Prima non mi rendevo conto della sua sofferenza, di quanto stesse male, dopo aver sospeso il gioco. Sapevo solo una cosa: aveva perso tutto ed io mi sentivo a pezzi.
Ho imparato che anch’io sono coinvolta, perchè il nostro matrimonio lo abbiamo vissuto in due e se lui ha dei problemi, io ne ho altri. Mi impegno con tutta me stessa per cercare di comprendere e seguire il nostro programma di recupero e anche lui, per quello che può, fa la sua parte.
Quest’inverno siamo riusciti a cogliere uno di quei momenti preziosi in cui entrambi si è recettivi e disponibili a vedere nell’altro una persona amica. Tutto qui, sembra così poco, eppure per noi è stato importante. Per la prima volta, dopo due anni, ho sentito che per lui ero qualcuno con cui poteva parlare e così è stato; continua ancora, con pause, con fratture che al momento sembravano enormi e che poi vengono superate; con la fiducia alternata al timore che questo filo si spezzi.
Ma so che se errore c’è, quello è mio, perchè non devo illudermi, ma giocare nella realtà. Ora lui mi sembra che stia meglio, è più sereno, la depressione è sostituita da un atteggiamento più positivo, anche se non costante. So che questo è solo l’inizio di un lungo percorso non facile e che il quadro potrà cambiare e cambiare e cambiare ancora, tante volte, ma il presente è l’unica cosa che ho.
E la speranza! Non c’è merito da parte mia, io posso cercare di costruire un clima favorevole, ma solo lui può decidere della sua vita e credo sia giusto così. Ora non ci sono più nemici, siamo un pò più consapevoli di noi stessi e anche se tutto è da costruire, io ci provo e ora anche lui. Non posso dire il futuro, ma questo attimo va bene così e attimo per attimo dopo attimo entro nel domani. Non saremmo arrivati fin quì da soli.
Grazie GA , grazie GAM ANON

torna indietro